Antonio Vargiu, il libro della vita

di Maria Grazia Nardini

Diario d’amore, di lotta ecc., il libro della vita, il libro di poesie. Così Antonio Vargiu, sindacalista di spicco della UIL, ha presentato il suo libro, la sua raccolta di poesie ad un gruppo di appasionati che si sono incontrati il 29 novembre alle Librerie Coop di Pesaro.

Il primo libro di Antonio Vargiu raccoglie parole, pensieri ed emozioni e dona “nuovo colore alla parola”. In un mondo dove la poesia è considerata ancora un genere per pochi eletti, Antonio ripercorre nella prima parte del suo libro, la storia italiana delle generazioni nell’immediato dopoguerra. Una vita intensa che precludeva ad una grande rivoluzione. Le lotte per la democrazia, per i diritti del lavoratore, per la dignità personale e lavorativa.

Nella seconda parte, invece, intitolata “la giostra della vita”, si toccano i temi più personali, le gioie i dolori dell’esistenza umana.

“Per leggere poesie ci vuole grande sensibilità, in Italia purtroppo siamo molto pochi, ma buoni”. Come racconta lo scrittore la materia prima è la parola, il sentimento, la passione. Anche la poesia più semplice implica un grande lavoro, una grande introspezione , una grande umanità.

Numerosi gli interventi e i racconti durante la presentazione. Le Marche così vicine allo scrittore, presenti nei suoi ricordi e nei racconti. Le estati d’infazia trascorse nella nostra bellissima terra: “quando finivano le scuole si trascorrevano le vacanze dai nonni materni a Cancelli vicino a Fabriano”. Il legame ancor più forte con Fiastra, con i monti Sibillini, terra d’origine della sua consorte.

Un appello durante l’incontro: “scrivetemi e scrivetemi tanto, per ragionare, per discutere, per confrontarci, per stimolarci e stimolarmi per una nuova avventura letteraria”.

“Anche se nell’Universo è pieno di tagliatori di teste, io vedo molti uomini che contano ancora le stelle e qualche scintilla, qualche speranza in noi ancora c’è” conclude così l’incontro il poeta e sindacalista.

Ecco alcune foto dell’evento scattate da Alfeo Matteo:

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